Appuntamento in Locanda
Si tratta di situazioni di difficoltà che fino a non molto tempo fa trovavano nella rete parentale, amicale o anche solo di vicinato una valida fonte di aiuto, morale e anche materiale; ma che tuttavia nel corso degli ultimi anni, complice anche l’affievolirsi delle relazioni tra gli individui, stanno diventando motivo di seria preoccupazione.
I dati confermano che la possibilità di scivolare silenziosamente in una condizione di indigenza è significativamente cresciuta nel corso degli ultimi anni (nel 2005 l’incidenza del rischio di povertà in Trentino si attestava al 10,4% della popolazione residente, percentuale cresciuta fino al 23,5% del 2016 e scesa ad un più mite, ma affatto rassicurante, 20,6% nel corso del 2018 – fonte: Eurostat). Condizione che ha come denominatore comune la caduta delle persone in uno stato di prostrazione e di chiusura al mondo e come esito la progressiva perdita di risorse – relazionali ed economiche – e, soprattutto, del proprio ruolo e della propria identità nella società.
L’obiettivo del progetto è quello di allestire delle iniziative non stigmatizzanti finalizzate ad attrarre presso la nostra struttura, con l’aiuto della comunità locale (ad esempio, i Servizi del territorio, i Punti di ascolto parrocchiale e altre figure significative), persone che si trovano in questa difficile condizione e a definire con loro un patto.
Da un lato, un’occasione di poter godere di un pasto in linea con gli standard qualitativi che sono propri della Locanda e un’opportunità di trovare un contatto umano con il personale della cooperativa e, successivamente, anche con gli altri avventori abituali. Contatto attraverso il quale possono essere offerte informazioni e promosse relazioni utili anche – perché no? – per trovare un lavoro. E, in questo senso, anche uno stimolo per superare la propria situazione di difficoltà e recuperare un miglior benessere individuale.
Dall’altro lato, la proposta di valorizzare le capacità e le competenze possedute, mediante il coinvolgimento nella Locanda in qualità di volontari.
Come già altre iniziative analoghe realizzate fuori provincia hanno dimostrato, la possibilità utilizzare dei buoni al posto dei contanti mette tutti sullo stesso piano: questo fa sì che tutti siano uguali, perché non c’è modo di sapere chi poi avrà pagato effettivamente il conto in quanto cliente e chi invece avrà utilizzato un buono donato, dal momento che rientra nel progetto.
Ogni buono avrà il valore di 20 euro, necessari per coprire il costo di un pasto negli orari di apertura della Locanda. Al costo complessivo destinato all’acquisto dei buoni, vanno aggiunte le risorse necessarie per la promozione del progetto sul territorio (materiale stampato, divulgazione, ecc.).
Ti piace questo progetto? Credi che valga la pena di provare a sostenere situazioni individuali di difficoltà? Conosci persone che potrebbero essere coinvolte?
Allora perché non sostenerlo con una donazione o una micro-donazione periodica?
Avvio previsto del progetto: settembre 2019.